Aaron ~ Flame Alchemist ~ |
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| Legge
La legge sulle Pubblicazioni Dannose entrò in vigore il 26 Marzo 2006 e prevede la stilazione di un elenco di manga o riviste che vengono dichiarate da un'apposita commissione non adatte alla lettura dei minori di 18 anni. Questa legge però, per come è stata fatta, dà ampissimi poteri alle forze di polizia nel perseguire i trasgressori. Infatti essa non prevede solo che deve essere impedita la diffusione e l'acquisto ai minorenni ma anche la semplice esposizione. Naturalmente la commissione decide la leggittimità della rivista solo dopo la sua pubblicazione e questo si trasforma in una condanna certa per chi viene ritenuto colpevole di aver prodotto e venduto quei manga non adatti ai minorenni. Le pene sono parecchio severe e alcune riviste, che non si sono volute adeguare alla normativa, sono state costrette a smettere di uscire.
Censure
Sebbene questa commissione abbia ampi poteri in realtà non ha mai applicato una vera e propria censura generale. Infatti la censura si è rivolta unicamente verso i lollicon, incriminati di turbare le menti dei minorenni. Infatti per lollicon si intende proprio un genere di manga hentai in cui i protagonisti sono tutti minorenni. Sebbene ci siano state parecchie pressioni da parte di comitati dei genitori giapponesi che volevano mettere totalmente al bando questo tipo di manga, la commissione ha stabilito di dichiarare illegali tutte le pubblicazioni dove vi erano rapporti sessuali tra minori di 13 anni. La definizione di questa regolamentazione colpì moltissimi manga che non erano lollicon. Infatti anche molti manga diretti a un pubblico unicamente adulto, contenevano scene di sesso con minori di tale età.
Bando dei Shojo
Questa regolamentazione, nata con la scusa di colpire i lollicon, aprì gli occhi su una situazione drammatica nei Shojo, manga femminili in cui si narrano storie d'amore di ragazzine da sempre molto diffusi nella società giapponese. Infatti una ricerca rivelò che moltissimi di questi manga contevano scene di sesso esplicito tra minori di 13 anni, con stupri e relative spigazioni su come attuare le tecniche sessuali. Il tutto naturalmente accessibile e diretto unicamente a un pubblico minorenne. Questo naturalmente ha causato l'entra nella lista delle Pubblicazioni Dannose tutti gli shojo con tali contenuti. Essendo la pubblicazione mensile, conteneva sempre un paio di titoli (da sempre ritenuti molto spinti) che, paragonati alla vastità delnumero di pubblicazioni giapponesi risultava un fenomeno ridotto. Ma incredibilmente nell'ultimo mese sempre più shojo sono stati censurati e vietata la pubblicazione di nuovi numeri.
Provvedimenti
La vittima più illustre di questa legge è stato Shojo Comic della Shogakukan, shojo più venduto in giappone. Infatti venne considerato dal 60% dei genitori giapponesi come causa di un continuo incitamento verso le bambine alla pratica sessuale. La rivista fece subito dietrofront adattandosi alla nuove normative e licenziando tutti i precedenti responsabili della rivista. Altre riviste invece non si adattarono e le pubblicazioni dei numeri successivi furono vietate come:
Jokyu Renai Mint - Ottobre 2008 (Kindaieigasha)
Renai Bijin if - Ottobre 2008 (Seven Shinsha)
Renai Tengoku (Paradise) - Novembre 2008 (Takeshobo)
Zettai Renai Sweet - Ottobre 2008 (Kasakura Shuppansha)
Special Aya - Novembre 2008 (Ohzora Shuppan)
Renai Taiken – Novembre 2008 (Banajii Shuppan).
I provvedimenti non prendono di mira solo le case editrici ma anche gli stessi negozi che, pensando di non ricadere in controlli, hanno continuato ad esporre quei manga contenuti nella lista. Però i controlli ci sono stati e a una 70 di negozi è stato sequestrato tutto il materiale indebitamente esposto. Inoltre pene severe sono state attuate a chi vendeva suddetti manga a minorenni.
Se questi sono stati i provvedimenti verso i shojo, invece con i lollicon c'è stata una vera e propria ecatombe. Infatti centinaia e centinaia di riviste lollicon vengono continuamente vietate ogni mese perchè contrarie alla legge in materia.
Cultura e Governo
Sebbene il divieto di vendere materiale manga pedopornografico ai minorenni in Europa possa sembrare una cosa più che normale in Giappone non è così. Infatti fin dalla nascita dalle prime riviste ci sono sempre state storie illustrate di lollicon e la decisione di vietare dopo tanti anni questo genere ha dimostrato un enorme cambiamento della cultura giapponese. Infatti la stessa Seiko Noda, un politico giapponese, sostenne che "la moralità nipponica in questo periodo di globalizzazione deve uniformarsi agli standard internazionali" e ha dichiarato che “La pornografia minorile dev’essere sradicata dai manga e dagli anime!” diventando quindi principale promotrice di tutte le battaglie a favore della legge sulle Pubblicazioni Dannose.
Proteste
Davanti a questo attacco a 360 gradi i vari otaku ed editori giapponesi hanno subito cominciato un enorme coro di proteste verso sia Noda sia la stessa commissione delle Pubblicazioni Dannose. Infatti la principale accusa era di impedire la libertà di espressione, ritenendo normale immettere nelle storie amorose fra minori anche la componente sessuale. Però le proteste furono subito catagolate come infodante da tutti gli altri lettori ed editori del mondo, sia perchè le censure atttuate sono considerate addirittura minori di quelle normalmente dettate dal buon senso occidentale sia perchè si voleva sottolineare l'importanza della tutela dei minori che in giappone fin'ora non esisteva in quest'ambito.
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